Dal 4 al 5 marzo 2017 il Museo della Permanente partecipa a MuseoCity, iniziativa promossa dal Comune di Milano e dall’Associazione Museocity, volta a mettere in luce la grande realtà del patrimonio museale della città.
Una manifestazione diffusa e molteplice che coinvolge il mondo dei Musei, ne valorizza la funzione culturale e favorisce la conoscenza del loro straordinario patrimonio, offrendo alla città un nuovo, inaspettato tesoro.
Milano, come un grande Museo a cielo aperto, vive per tre giorni la sua bellezza e il suo patrimonio artistico e storico grazie al coinvolgimento di oltre 70 tra musei d’arte, di storia, musei scientifici, case museo, case d’artista e musei d’impresa diffusi su tutto il territorio cittadino con alcune “incursioni” nell’area metropolitana.
In occasione di MuseoCity e del progetto MUSEO SEGRETO, la Permanente presenta al pubblico Battaglie, una coppia di importanti opere di Lucio Fontana. Si tratta di due piatti in ceramica policroma realizzati dall’artista nel 1954 e donati alla Permanente da una collezionista milanese nel 2000. In concomitanza alla manifestazione, saranno inoltre esposte circa quaranta opere appartenenti alla Collezione d’arte della Permanente.
4-5 MARZO 2017 | ORE 10.00-18.30 | INGRESSO LIBERO
L’esposizione, sempre a ingresso libero, proseguirà nei seguenti giorni:
> dal 7 al 15 MARZO 2017 ore 10.00-13.00 e 14.30-18.30 (lunedì chiuso)
> dal 17 al 22 MARZO 2017 ore 9.30 – 19.30
Lucio Fontana, Battaglia (2 esemplari), 1954
L’opera Battaglie costituisce un esempio di particolare pregio della vasta attività di Fontana nel campo della ceramica, verso cui l’artista dimostra un grande interesse sin dagli anni Trenta, realizzando numerose sculture dei più svariati soggetti e sfruttando appieno le notevoli possibilità espressive offerte dalla ceramica, sia dal punto di vista materico che da quello cromatico. Nel 1939 Fontana dedica un testo a questa tecnica – “La mia ceramica” –, in cui dichiara: “Io sono uno scultore, non un ceramista”, rivendicando così come la ceramica rappresenti un’arte a pieno titolo, di primaria importanza e dignità, non certo un’arte minore.
Nel corso degli anni Cinquanta Fontana è uno dei protagonisti di una stagione di grande fermento creativo ad Albisola, centro nevralgico per la ceramica d’artista, in cui lavorano gli uni accanto agli altri Aligi Sassu, Enrico Baj, Agenore Fabbri, Sergio Dangelo e anche diversi artisti stranieri, come Asger Jorn, Sebastian Matta, Karel Appel, Wilfredo Lam, per citarne solo alcuni.
Nel 1954, anno di realizzazione delle Battaglie qui esposte, Fontana partecipa al Premio Nazionale Albisola 1954 per la Ceramica, ad Albisola e Savona, all’Incontro Internazionale dei Ceramisti, importante momento di confronto e approfondimento, e, nello stesso anno, pubblica sul primo numero di “Céramique” il testo La ceramica nell’Italia moderna.
Le Battaglie rappresentano un soggetto ricorrente nell’opera ceramica di Fontana di quegli anni. Entrambi gli esemplari raffigurano scene di battaglia equestre, rimando alla pittura vascolare antica, reinterpreta da Fontana in chiave contemporanea attraverso il dinamismo delle forme e l’intensità cromatica.
Dal punto di vista stilistico costituiscono un esempio di una fase matura e pienamente compiuta del lavoro di Fontana nell’ambito della ceramica. Il dinamismo insito nel soggetto rappresentato permette all’autore di dare vita a composizioni intense, in cui le forme si animano attraverso una materia viva e palpitante, accentuata dai colori accesi e cangianti che caratterizzano sia le figure in primo piano che gli sfondi. Sono un esempio paradigmatico della capacità di Fontana, nella ceramica come più in generale nella sua opera, di superare l’inerzia della materia imprimendole un dinamismo che si manifesta come energia viva e pulsante nello spazio.