Rosanna Forino & Roberto Vecchione

Pubblicato il
29 Aprile 2013
Categoria
Archivio eventi

Fino al 24 maggio 2013 è in corso la mostra di Rosanna Forino e Roberto Vecchione Il ritmo delle pause, a cura di Luca Pietro Nicoletti. L’esposizione è il diciottesimo appuntamento di Spazio Atelier – ciclo di mostre a coppie dei soci artisti dell’ente.

La mostra nasce dal confronto tra la pittrice Rosanna Forino e lo scultore Roberto Vecchione, attraverso un’accurata selezione di opere. Nell’ambito della manifestazione, martedì 14 maggio 2013 alle ore 17.00, si terrà un incontro dialogo aperto con gli artisti.

“La geometria empirica di Rosanna Forino si fonda infatti su una sequenza di campiture di forma-colore, cioè di sagome come limite esterno di un’area cromatica fluttuante su un campo bianco. Talvolta queste assumono la forma di rombi, di losanghe, di triangoli allungati come vele o lance. In altri casi sono impronte di pennello intriso di colore. Solo su questo presupposto Rosanna interviene con tratto nero e sottile che funge da raccordo fra le campiture colorate, inserendo un elemento temporale (la scansione delle forme nello spazio) e narrativo (l’accadimento che provoca movimento dentro una struttura altrimenti inerte). In questo modo, infatti, è «possibile far coesistere il linguaggio immediato della traccia di pigmento lasciata sulla superficie e quello più meditato che scava all’interno della figura, anche a partire dal suo profilo: segni diversi che corrispondono a tempi diversi con cui l’opera risulta finita: un gioco di pesi e di riequilibri della composizione perchè l’effetto finale possa essere equilibrato».

Vecchione concepisce un genere di scultura che non richiede un intervento manuale in senso stretto: la mano non scava e non modella, ma guida la macchina che realizzerà i fori e le saldature. Per questo è necessario un lavoro di previsione sul lavoro, una «conoscenza e rispetto della materia in cui e con cui si opera». Tutto questo, si può riassumere con le parole dell’artista stesso, quando dichiarava la necessità di una «moralità intrinseca all’atto stesso di progettare». Non bisogna però nemmeno dimenticare che questo rigore della geometria travalica i limiti della fredda razionalità: quando la luce proietta il ricamo d’ombra che completa queste sculture nell’ambiente, ci si rende conto che Roberto Vecchione, con i suoi fori tondi e cilindrici, ha costruito della poesia.”

(Luca Pietro Nicoletti, Il ritmo delle pause)

7 – 24 maggio 2013

Da lunedì a venerdì 10.00-13.00 e 14.30-18.30

Ingresso libero