Italo Valenti
il suo lirico candore
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25 maggio-8 luglio 2012
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Orario: 10-13 / 14,30-18,30; sabato, domenica e festivi 10-18,30 – chiuso lunedì
La mostra dedicata ad Italo Valenti (1912-1995) risponde all’intento di leggere la struttura originale del corpo dell’opera dell’artista: nelle diverse fasi della sua produzione, estesa sull’arco di oltre cinquant’anni, Valenti ha infatti stabilito un ricco sistema di corrispondenze tutto da scoprire nel passaggio dalle figurazioni giovanili all’astrazione lirica della maturità.
Il primo capitolo (1930-1950) considera gli anni a partire dalla formazione all’Accademia di Brera a Milano sotto la guida di Aldo Carpi, fino all’esperienza di “Corrente”: la pittura di Valenti si distingue per la sua capacità di tradurre sogni e visioni, fiabe dipinte in relazione al mondo inventivo di Carpi. I quadri vicini a “Corrente” rispecchiano in chiave lirica l’impegno civile legato alla figurazione della realtà.
Il secondo capitolo, di passaggio e limitato agli anni Cinquanta, si svolge all’insegna del “caos”, che è anche il titolo del nucleo di immagini cosmiche dipinte dall’artista nel momento in cui lascia alle spalle l’intimo realismo dei primi quadri. Dipinti astratti in lingua informale illustrano questa particolare stagione di Valenti, connessa alla poetica di Lucrezio e rappresentata alle Biennali.
Il terzo capitolo, quello più noto legato all’astrazione lirica, si articola in due momenti – pittura e collage – le lingue che l’artista incrocia durante il periodo di Ascona (dal 1960 fino alla morte nel 1995), quando lavora in stretto contatto con Arp, Bissier, Magnelli e Nicholson. A questa fase corrisponde l’intensità poetica più alta dell’opera di Valenti: inattesa, si rivela una speciale simmetria con i motivi del periodo milanese della formazione, ripresi secondo soluzioni geometriche che rinnovano il linguaggio.
La relazione fra la fase giovanile della figurazione e quella matura dell’astrazione, la presenza centrale del “caos” e il dialogo finale fra le lingue della pittura e del collage sono le forze che agiscono nell’insieme dell’opera di Valenti, simmetrico nella costruzione sapiente di corrispondenze fra forma e colori. La mostra, curata da Matteo Bianchi, è accompagnata da un catalogo edito da Pagine d’Arte che approfondisce ulteriormente la poetica e la “storia” dell’arte di Italo Valenti con i contributi del curatore, di Daniel Abadie, di Elena Pontiggia e di Luigi Cavadini, oltre che con le testimonianze di Bernard Blatter, Carlo Carena, Dante Isella e Giorgio Orelli. All’allestimento di Mario Botta è affidato il compito di dare alle opere di Valenti – tanto intense nelle piccole quanto nelle grandi dimensioni – la giusta leggibilità.