Guzzardella Achille

GIADA o Verrà la morte e avrà i tuoi occhi,
2014, terracotta policroma, 41 x 25 x 35 cm

Biografia

Achille Guzzardella (Milano – classe 1955)

……..è considerato dal mondo della cultura Italiana l’espressione più completa dell’artista che conserva i valori di tradizione dell’arte nel contemporaneo, famosi sono i suoi ritratti scultorei come: C.Bo, D.Fo, U.Veronesi, C.Castellaneta, B.Munari, D.Porzio, E.Tadini, L.Minguzzi, A.Fabbri, P.Consagra ,F,Bodini; A.Cavaliere, E.Manfrini, N.Sebastio, G.Marchese, A.Ghinzani, R.DeGrada, M.DeMicheli, G.A.Dell’Acqua, R.Bossaglia, M.Carrà, D.Cara, R.Sanesi, F.Loi, F.Passoni, E.Fabiani, P.Restany, O.Patani, G.Seveso, V.Sgarbi, F.Caroli, S.Fiume, A.Sassu, R.Brindisi, E.Treccani, G.Dova, B.Cassinari, G.Migneco, D.Cantatore, P.Ponti, I.Kodra, D.Lanaro, P.Gauli, G.Gasparini, E.Tomiolo, M.Rotella, G.Paganin, I.Pantaleoni, O.Jannelli, V.Vago, F.Vasconi, G.Cazzaniga, V.Melotto, F.Ross, D.Bartolini, R.Birolli, M.Speranza, U.Tognazzi, A.Foà, M.Scaccia, P.Mazzarella, G.Bosetti, E.Calindri, G.Brera, V.Bompiani, F.Donatoni, G.Negri, V.Buonassisi, L.Barbiano di Belgioioso, V.Viganò, M.Zanuso, M.Albini, G.B.Amidei, H.Herrera, F.L.Capovilla, M.Marchesan, P.Marzotto, S.Ceccato, F.Alberoni, E.Mangiarotti, C.Rimini, ecc.
e i suoi “Pomoni Amanti”. (Non a caso Osvaldo Patani scrisse nel 2007: Achille Guzzardella è uno degli ultimi Scultori che crede con amore d’artista alla scultura). Vittorio Sgarbi lo ha definito :”Il combattente della creta”e “…Achille che dipinge con l’anima…”

Eclettico e raffinato, onirico nella pittura ad olio e sempre vicino all’uomo nella sua opera scultorea, affascina gli appassionati d’arte per la sua concretezza espressa con la sua ricerca formale personale.
La sua prima personale è a Milano alla Galleria Valentini nel 1981 e quella voluta dal comune in Piazza Mercanti a Milano nell’81, alla quale faranno seguito più di 200 collettive, ben sette partecipazioni a sette edizioni delle mostre a Milano in San Simpliciano anni ‘80 e ‘90 ,varie Biennali a Ravenna e Verona, e le mostre personali principali: all’Istituto di Indagini Psicologiche Mi. ‘84, alla Fam. Artistica Mi ‘95., A Pinerolo ‘95, l’Antologica al Civico di Crema nel ‘96, al Museo Archeologico di Milano nel ’97 e Rimini nel 98 e a Gazoldo degli Ippoliti nel 2003,19 sculture esposte alla Permanente Mi ’14, allo spazio “Merini” Mi. ’16.E le apparizioni televisive: antenna nord 81,Canale5 ’84,Rai3 ’86-’89.e le svariate pubblicazioni su cataloghi d’arte Bolaffi -Mondadori e altri.. E’ il più importante ritrattista scultoreo italiano e gode di fama internazionale, con opere nei musei Italiani come la Pinacoteca Ambrosiana, il Museo Diocesano Mi. , Il Camaitino a Sotto il Monte Bg. , il Civico di Crema, Civico e coll.Sacra di Palazzo Vittone di Pinerolo, la Galleria Contemporanea di Gallarate, Collezione Paolo VI in Vaticano, a Mosca al Puskin e in California, e opere sacre nelle chiese milanesi come: Santa Maria presso San Satiro, Sant’ Angelo, San Nazzaro, San Marco, il Tempio di San Sebastiano e Santa Croce. Alla fine del 2014 è stato pubblicato il suo saggio dalla EL.SA ed.: “Lo scultore ha il potere di trasferire il suo pensiero nella forma”. Vincitore al Circolo della stampa di Milano del primo premio per la scultura nel 2011 al concorso Nazionale per il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia con il bronzo:”Padre e Figlio”. Nel 2013 secondo premio per la scultura Cesare Pavese, nel 2015 premio della giuria per la pittura e nel 2016 il primo premio per la scultura Cesare Pavese con la terracotta policroma:”Cinto o il Giovane Arlecchino”.Del 1993 è il suo primo monumento pubblico a Grado e nello stesso anno un ritratto bronzeo è collocato al Ministero della Sanità di Mosca, e nel 1994 un altro ritratto in cotto in un museo del Santana in California; nel 2008 realizza la medaglia per l’ordinazione vescovile di Monsignor Ravasi, nel 2017 viene collocato a Vienna alla IAEA un suo busto che raffigura Enrico Fermi commissionatogli per conto del governo italiano. Nel 2018 ottiene il primo premio Cesare Pavese per la Saggistica inedita con uno scritto di critica sul sociale contemporaneo. Achille Guzzardella vive a Milano, laureato alla Facoltà di Architettura a Milano nel 1979 con una tesi di Architettura e Urbanistica dal titolo “Alternative di riqualificazioni urbane”, e all’Accademia di Belle Arti di Brera nel corso di scultura di Enrico Manfrini nel 1983-84 oltre che scultore e pittore ed esperto d’arte, e collezionista è giornalista pubblicista e cronista Lombardo, scrive su Corrierebit.com e su riContemporaneo .org, ha scritto su “Arte e fede” rivista edita a Roma, è stato vicepresidente dell’UCAI per 10 anni, consigliere Nazionale per 4 della medesima associazione, è socio vitalizio della Famiglia Artistica M. , socio “Amici di Vizzini”, socio dell’UCID, socio vitalizio della Permanente della quale è stato membro della commissione artistica, socio e Presidente di un club Rotariano di Milano nel 2015-16. E’ stato docente di Architettura per alcuni anni ed in seguito di ruolo in Discipline Plastiche per molti anni al Liceo di Brera fino alla fine della carriera. Nel Dicembre 2018 viene pubblicato dalla EL.SA il suo libro: “Decadenza Sociale e Artistica”.



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