19-23 ottobre 2022
“Torniamo all’antico e sarà un progresso ” la celebre frase di Giuseppe Verdi è il motto che anima la quarta edizione di AMART. La mostra si riallaccia infatti alla grande tradizione dell’antiquariato e del collezionismo milanese ma guarda anche al contemporaneo, in particolare all’architettura e al design come fonte di ispirazione e destinatari della propria proposta artistica.
Dal 19 al 23 ottobre, presso la Permanente saranno accolte 67 gallerie provenienti da tutta Italia, selezionate per l’elevata proposta che comprende dipinti, disegni, sculture, mobili, preziosi, argenti, tappeti e molto altro.
Per questa quarta edizione di AMART, l’Associazione Antiquari Milanesi rafforza la collaborazione con il Museo Bagatti Valsecchi, la casa museo milanese situata nel cuore del quadrilatero della moda, lanciando l’iniziativa “togli un cerotto” (dove il cerotto è la carta giapponese usata durante le operazioni di restauro per evitare perdite della superficie pittorica del dipinto). Una delle opere conservate nel museo, il significativo polittico di Giovanni Pietro Brentani, Madonna con il Bambino tra i santi Bernardino, Pietro martire, Pietro Apostolo, Giovanni Battista, della seconda metà del XV secolo, che necessita di un accurato restauro, sarà destinatario di una donazione da parte degli espositori di AMART cui si aggiungerà quella del gruppo giovani dell’associazione attraverso un crowdfunding su GoFundMe.
Un’altra casa museo è accanto ad AMART, dalla sua prima edizione, nella curatela di progetti espositivi collaterali alla mostra: il Museo Poldi Pezzoli, tra i più famosi e raffinati esempi di collezionismo del XIX secolo. Dal palazzo delle meraviglie di via Manzoni arriveranno alla Permanente straordinarie opere islamiche di metallo del XVI secolo delle quali AMART ha scelto si sostenere il restauro in occasione dei 200 anni della nascita del fondatore Gian Giacomo Poldi Pezzoli.
Non è un caso che l’idea di una mostra dell’antiquariato a Milano, pensata per un pubblico più giovane e internazionale, in dialogo con la nuova metropoli europea, sia venuta nel 2018 a un grande dell’antiquariato italiano: Domenico Piva, allora presidente dell’associazione antiquari milanesi. Piva che ben conosceva il Genius loci della città, sapeva perfettamente che a Milano antiquariato e modernità, ossia la tradizione artistica, la cultura del saper fare, la visione della modernità degli architetti del dopoguerra e la cultura industriale, dopo essersi scambiati conoscenze lungo tutto il Novecento, avrebbero continuato questo dialogo. Questa stessa convinzione guida anche il nuovo comitato direttivo dell’associazione antiquari milanesi ora al lavoro nell’organizzare la nuova edizione di AMART.
Tra le novità messe in campo dal nuovo comitato direttivo anche il rafforzamento della commissione di vetting di cui viene appunto aumentato il numero di esperti con l’integrazione di storici e restauratori di valore e accreditati a livello nazionale che vaglieranno tutte gli oggetti proposti in vendita dalle gallerie, una sicurezza in più per il collezionista in aggiunta all’expertise del singolo antiquario.
Una mostra però non solo milanese, perché vi prendono parte antiquari di tutta Italia.
La settimana di AMART sarà arricchita da una serie d’iniziative il cui programma sarà pubblicato al sito www.amart-milano.com.
ORARI
da mercoledì 19 a sabato 22 ottobre
dalle h. 11.00 alle h. 20.30
domenica 23 ottobre dalle 11.00 alle 19.30
BIGLIETTI
Intero: 10 euro
Ridotto: 5 euro under 26 anni e over 70
gratuito Soci della Permanente, Amici del Poldi Pezzoli, Museo Bagatti Valsecchi, FAI e tesserati FIMA