Martedì 6 ottobre, alle 18.00, si terrà alla Permanente la conferenza “Segantini. Riflessioni intorno ad un dipinto: Petalo di rosa“.
Interverranno Annie-Paule Quinsac, storica dell’arte, professoressa emerita University of South Carolina; Elisabetta Staudacher, storica dell’arte, responsabile dell’Archivio storico della Permanente; Thierry Radelet, diagnosta per i beni culturali; Enrica Boschetti, restauratrice.
L’ingresso è libero.
La conferenza è promossa in occasione della mostra dossier “SEGANTINI. Petalo di rosa, indagini e scoperte”, allestita fino al 17 ottobre 2015 alle Gallerie Maspes di Milano (via Manzoni 45) e organizzata in collaborazione con la Permanente.
I rapporti tra Segantini e la Permanente sono stati determinanti per l’affermazione del pittore e hanno origine nel 1879, anno del debutto dell’artista alla mostra dell’Accademia di Brera dove la Società per le Belle Arti acquistò per i suoi associati il Coro di Sant’Antonio (Gallerie d’Italia).
L’esposizione “SEGANTINI. Petalo di rosa, indagini e scoperte”, ideata da Francesco Luigi Maspes e curata da Annie Paule Quinsac, autrice del catalogo ragionato dell’artista e curatrice della recente antologica a Palazzo Reale di Milano, documenta la genesi di un dipinto rielaborato dal pittore su una sua precedente opera. Ritratto di Bice Bugatti, la compagna di Segantini, Petalo di rosa si carica di significati simbolisti, sottolineati dall’artista nella scelta del titolo, che Vittore Grubicy, il suo gallerista mecenate, cercò invano di fargli sostituire. Nel contrasto tra il viso roseo, le chiome bionde e guanciale e lenzuola bianchissimi, l’opera, cancellando il significato di sofferenza del dipinto sottostante, vuole evocare una percezione sensuale della donna amata al risveglio, come un fiore che sboccia.