Da Bacon ai Beatles
Nuove immagini in Europa negli anni del rock.
16 novembre 2011 – 8 gennaio 2012
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Organizzata dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, con la curatela di Chiara Gatti e Michele Tavola, la mostra Da Bacon ai Beatles. Nuove Immagini in Europa negli anni del rock presenta oggi, per la prima volta, la storia di una ricerca figurativa che, a cavallo fra gli anni cinquanta e sessanta del Novecento, prese le mosse dalla lezione di Giacometti, di Bacon e di altri grandi maestri dell’epoca. Celebrata a suo tempo dalla grande mostra New Images of man allestita nel 1959 al Moma di New York, tale ricerca si distinse per esiti molto diversi rispetto ai modi di un certo realismo d’ispirazione sociale, mescolando suggestioni di natura espressionista con linguaggi spesso in bilico fra informale e pop. Riflesso di una nuova situazione esistenziale dell’uomo e insieme di un clima fervido di cambiamenti, come quello dei favolosi anni sessanta, il percorso mira a rievocare l’atmosfera di allora attraverso un nucleo di 70 opere, fra sculture e dipinti, spesso di grandi dimensioni, prestate da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, da ammirare – per l’occasione – armati di cuffie e con un sottofondo musicale in tema con la rivoluzione sonora che si attuò contemporaneamente a quella estetica.
Idealmente compreso fra un antefatto storico legato ai primi studi sulla figura compiuti da Giacometti e il 1968, data di rottura che inaugura un ciclo socio-culturale completamente nuovo, il percorso della mostra analizza dunque le ricerche degli autori che spartirono con i maestri storici, fra cui Bacon, ma anche Dubuffet, Appel o Cesàr, un’analoga attenzione per la stratificazione ottica della realtà: strati di memorie che, nelle opere esposte, si sommano e sovrappongono, e in cui si accavallano – a volte con ritmo serrato – visioni, luoghi, oggetti e corpi. In questo contesto emerge anche l’idea del “racconto”, ovvero della relazione interna fra le immagini, quasi a evocare una situazione narrativa ed emotiva raccolta da esponenti di tendenze differenti e attivi in ogni angolo d’Europa. A partire dall’Inghilterra di Hamilton, Hockney, Blake; quest’ultimo autore qui della celebre copertina di Sgt. Pepper’s, realizzata su suggerimento di Paul McCartney e vincitrice del Premio Grammy per la miglior copertina da album nel 1968 (acquisita per l’occasione dalla Permanente nelle sue collezioni).
E poi, dalla Francia di Errò, Arroyo o Samuel Buri, ma con un occhio di riguardo per la storia italiana, da Schifano ad Adami, da Romagnoni a Baj. La vicenda italiana vissuta in stretto dialogo con il movimento di respiro europeo (ampiamente rappresentato in mostra) ha visto come vetrina importante lo storico Premio Lissone che, fra il 1946 e il 1967, fu osservatorio privilegiato delle novità in circolo nel mondo dell’arte internazionale. Da non perdere infine, un esemplare della serie di stampe Swinging London di Richard Hamilton, ispirata all’arresto del mercante Robert Fraser insieme a Mick Jagger per possesso di droga. Hamilton legò altre volte il suo nome alla scena musicale dell’epoca per l’amicizia con Paul McCartney e la realizzazione della copertina del White Album dei Beatles pubblicato nel novembre del 1968. Se gli anni Cinquanta segnano una rivoluzione nell’arte figurativa, tanto da far parlare la critica di New Image e Nouvelle Figuration, sia nel nuovo che nel vecchio mondo scoppia anche una grande rivoluzione sonora che scorre parallela a quella visiva.
Il percorso espositivo sarà dunque accompagnato, grazie alle audioguide ideate da Storyville, da suggestioni musicali mixate a commenti sulle opere esposte, in un viaggio compreso tra gli esordi di Elvis Presley, che nel 1954 registrava i suoi primi brani per la Sun Records, e l’uscita di Let it be, l’ultimo album dei Beatles, che si scioglievano nel 1970.
Era l’arte di questo periodo, tra le opere di questa mostra e le canzoni uscite negli stessi anni, c’è un legame emotivo e sentimentale evidente. Guardare i capolavori esposti in quest’occasione ascoltando alcune delle canzoni uscite negli stessi anni in cui quadri e sculture furono creati, ne spiega l’essenza meglio delle parole di qualsiasi critico e scatena emozioni irripetibili. La rassegna è accompagnata da un catalogo edito da Skira Editore, in cui sono riprodotte tutte le opere in mostra.
inaugurazione
martedì 15 novembre 2011 ore 18.30,
Palazzo della Permanente
conferenza stampa
martedì 15 novembre 2011 ore 11.30,
Palazzo della Permanente
orari di apertura
da martedì a venerdì 10.00-13.00 e 14.30-18.30;
sabato, domenica e festivi 10.00-18.30;
chiuso tutti i lunedì, il 24, 25, 26 e 31 dicembre 2011, 1 gennaio 2012
biglietto di ingresso
€ 6 intero; € 4 ridotto – audioguida inclusa
Palazzo della Permanente, via Filippo Turati 34 Milano
con il patrocinio di:
informazioni
tel. 02 6551445
catalogo
Skira Editore
Ufficio Stampa Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Cristina Moretti | tel. 02 6551445 | ufficiostampa@lapermanente.it
Ufficio Stampa mostra
Studio de Angelis | tel. 02 324377 | 02 3270133 | stampa@deangelispress.it
Ufficio Stampa Skira Editore
Lucia Crespi | tel. 02 89415532 | lucia@luciacrespi.it
La mostra fotografica Wildlife Photographer of The Year è aperta tutti i giorni, dalle 10.00 alle 19.00 e giovedì e venerdì fino alle 22.00. (La biglietteria chiude mezz'ora prima.)
I biglietti si possono acquistare direttamente in biglietteria oppure online, cliccando qui.
Per informazioni contattare il numero: +39 3516982286 oppure scrivere a info@radicediunopercento.it