Lunedì 16 giugno, alle ore 18, si è inaugurata la mostra Alberto Veca. Ricognizione sulla scultura/2. Anni novanta e duemila, a cura di Claudio Cerritelli e Elisabetta Longari.
L’esposizione, che prosegue l’esplorazione del percorso critico di Alberto Veca avviata nel 2011 con la mostra Della costruzione. Pittura degli anni settanta, e che è proseguita nel 2012 con Sulle tracce del segno. Anni settanta/duemila, si propone di completare l’approccio di Veca alla scultura, argomento già affrontato dalla mostra organizzata dall’Archivio presieduto da Ida Regalia Veca nel 2013: Ricognizione sulla scultura. Anni settanta/novanta e oltre. Come di consueto, le opere esposte sono state per la maggior parte selezionate tra quelle presenti nella collezione di Alberto Veca e, mentre testimoniano di un rapporto diretto con gli artisti, esemplificano in modo pertinente l’indagine svolta dallo studioso sul problema della scultura e dell’espressione plastica più in generale.
La sera del 16 giugno è stato presentato il Quaderno n. 4, degli scritti di Alberto Veca, su progetto grafico di Giulio Ceppi, per i tipi di Design Fausto Lupetti, da cui l’esposizione prende il titolo, Ricognizione sulla scultura/ 2. Anni novanta e duemila. Il volume raccoglie i testi critici a carattere monografico redatti nel periodo indicato e presenta anche testi più generali legati ad argomenti di grande attualità quale ad esempio la funzione civile dell’arte nel tessuto urbano.
Sono esposte opere di Antibo, Balice, Bedeschi, Benedini, Boniardi, Caporicci, Cary, Castagno, Cucci, Dupriez, Fanna Roncoroni, Fernandez, Forassiepi, Forlivesi, Forster, Fracassio, Frigerio, Lancia, Laurocci, Lazzarini, Legnaghi, Luggi, Magrini, Magro, Marcolli, Molteni, Pietta, Pinna, Pizzolante, Presta, Ranghieri, Rotta Loria, Saluzzo, Sasso, Soddu, Spagnoli, V. Spagnulo, Vecchione, Yang Sil Lee.
La mostra, a ingresso libero, è aperta fino al 21 giugno con i seguenti orari: 10.00-13.00 / 14.30-18.30