>>FINO AL 12 DICEMBRE 2015
La mostra ripercorre l’itinerario creativo di Enrico Della Torre attraverso una scelta antologica di disegni in bianco e nero.
Sin dagli anni Cinquanta, infatti, il disegno costituisce l’azione preliminare del lavoro dell’artista in vista di successive elaborazioni su tela o in incisione, ma è anche, se non soprattutto, autonomo strumento espressivo affidato alla modulazione della matita o all’esattezza inequivocabile della penna, che Della Torre adopera con la medesima fluidità di gesto e scorrevolezza di mano.
Nel piccolo e piccolissimo formato, così congeniale alla sua ricerca espressiva, Della Torre ha messo a punto il proprio repertorio di segni prima e il proprio immaginario onirico poi.
Dopo la prima esperienza di figura, alla metà degli anni Cinquanta si era orientato verso i modi dell’informale e le istanze del naturalismo. Presto, però, calmati gli impeti gestuali, nella sua ricerca erano comparse figure di retaggio surrealista, calate in un habitat fluviale o nel profondo della natura lacustre e montana, come misteriosi e metamorfici abitanti, che costituiscono la marca peculiare del suo lavoro a partire dalla fine degli anni Sessanta. Il disegno ne dà testimonianza mostrando una riflessione continua intorno a temi e motivi, fino agli esiti più recenti, votati a una più austera geometria, che trova in pittura un equivalente nelle Verifiche degli anni Duemila.
sede: Palazzo della Permanente via Filippo Turati 34 Milano
orari: da lunedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30
ingresso libero
Catalogo disponibile in mostra
GUGLIELMO SPOTORNO. LE CITTA’ E L’ALTROVE
a cura di Nicoletta Pallini
>>FINO AL 19 DICEMBRE 2015
LEGGI LA RASSEGNA STAMPA:
Gugi Spotorno, pittore scoperto da Fellini, Il Secolo XIX, 11/11/2015
Fino a sabato 19 novembre 2015 è aperta la mostra “Guglielmo Spotorno. Le città e l’altrove”.
L’artista, che a Milano ha già esposto alla Fondazione Stelline nel 2014 e all’Università Bocconi nel 2015, ha voluto presentare in questa mostra la sua ultima produzione di quadri.
Nel ciclo delle opere dedicato alle Città umanizzate, tra cui New York, Berlino Est, Caracas, Nel mirino e Città assediata, Spotorno torna a rappresentare la realtà e la società contemporanee da lui vissute e dipinte nelle loro drammatiche contraddizioni.
Un urlo di forte denuncia dei drammi di oggi lo ritroviamo in Isis execution e nel Mare di Lampedusa. Queste opere si riassumono nella volontà di non dimenticare. Una notizia divora l’altra, senza respiro di spazio e tempo. Lui stesso scrive: “Siamo in troppi nel mondo, dispersi nel labirinto digitale, senza filo d’Arianna per guidarci. L’unica scelta è far vedere i quadri: hanno le gambe, camminano da una stanza all’altra… se le stanze sono quelle delle mie intenzioni… devono finire in soffitta. Se danno un’emozione a una persona, solo allora hanno diritto al chiodo”.
Nato a Milano nel 1938, Guglielmo appartiene alla generazione che si è formata nel clima della stagione informale. Ha conosciuto Jorn, Lam e Fontana nella vicina Albissola, a Milano i protagonisti del Realismo Esistenziale Ferroni e Vaglieri. Da ragazzo ha vissuto nella galleria della madre Enrica, scultrice e direttrice della Galleria Spotorno, riferimento artistico della Milano degli anni Sessanta. Dalla madre ha tratto la passione per l’arte, per diventare poi collezionista autonomo.
A soli dodici anni ha partecipato alla “Mostra artistica internazionale della scuola a Roma” a Palazzo Venezia. Un suo disegno, Incubo, è stato notato da Federico Fellini. Alla passione della pittura ha unito quella della filosofia. Si è laureato all’università Cattolica con maestri Bontadini, Sofia Vanni Rovighi ed Emanuele Severino.
In mostra presenterà anche i suoi ultimi quadri che, nell’apparente semplicità cromatica, sono i più drammatici: Autoritratti e Crocifissi cittadini. Nei primi rappresenta sé stesso nella totale astrazione con contrasti di colore e composizione, richiamo alla sua personalità. In un equilibrio drammatico di sintesi formale e figurativa, l’artista ci presenta i suoi Crocifissi cittadini che scendono dalla Croce e partecipano al quotidiano.
Accompagna la mostra, che rimarrà aperta fino al 19 dicembre, un catalogo pubblicato da EDIPRIMA con un ampio saggio della curatrice Nicoletta Pallini ed un intervento di Lorella Giudici, oltre alla riproduzione delle opere esposte.
Coordinate mostra
Guglielmo Spotorno. Le città e l’altrove
A cura di Nicoletta Pallini
Sede Museo della Permanente – Via Filippo Turati 34, Milano
Date 19 novembre -19 dicembre 2015
Inaugurazione mercoledì 18 novembre, ore 18:00
Orari lunedì – sabato 10-18:30, ingresso libero
Info pubblico tel. 02.6551445