Nell’ambito della rassegna Il Museo racconta, martedì 10 dicembre, alle ore 18, la Permanente di Milano, nel ripercorrere le vicende artistiche milanesi degli ultimi sessant’anni, dedica un omaggio a NANNI VALENTINI (Sant’Angelo in Vado, 1931 – Vimercate, 1985), scultore dal grande spessore intellettuale.
In mostra disegni, sculture e installazioni ceramiche messi a disposizione dall’Archivio Nanni Valentini.
FLAMINIO GUALDONI parlerà dell’artista.
L’incontro e la mostra sono a ingresso è libero.
Nota biografica
Giovanni Battista Valentini, detto Nanni, nasce a Sant’Angelo in Vado (Pesaro) nel 1932. Nel 1945 inizia a frequentare la Scuola d’Arte per decorazione ceramica di Pesaro e nel 1949 si iscrive all’Istituto d’Arte di Faenza, sotto la guida di Angelo Biancini. Nel 1952 inizia a collaborare con la bottega di Bruno Baratti a Pesaro. Dopo il diploma inizia a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Bologna. In questo periodo inizia ad accostarsi alla pittura, ma è la scultura ceramica che lo attrae maggiormente. Attratto dalla materia, nel 1955 sperimenta nello studio di Baratti le prime terracotte ingobbiate e graffiate. Nello stesso anno compie un viaggio a Parigi dove conosce le opere di Germaine Richier, Wols, Alberto Burri, Julius Bissier. Nel 1956 è spesso a Roma dove incontra Gastone Novelli, Emilio Villa, Gino Marotta. A Milano conosce i fratelli Arnaldo e Giò Pomodoro che lo mettono in contatto con Roberto Sanesi. Nello stesso anno vince il Premio Faenza e il Primo Premio alla Mostra della Ceramica di Vicenza. Inizia a lavorare sistematicamente con il grès. Alla fine degli anni Cinquanta entra in crisi il lavoro pittorico, che tuttavia proseguirà nel corso degli anni. Nel 1960 partecipa alla Triennale di Milano, dove riceve la medaglia d’oro, e realizza con Fontana una tomba al cimitero di Faenza. Nel 1965 lascia Milano per trasferirsi a Pesaro, dove prosegue il suo percorso di ricerca. Dal 1969 insegna all’Istituto d’Arte di Monza. Nella prima metà degli anni Settanta riprende il dialogo con la materia. Nel 1977 con Rotazione ottiene il Primo premio al XXXV concorso di Faenza. Nel 1982 partecipa alla Biennale di Venezia su invito di Luciano Caramel. Nel 1984 inaugura una personale al PAC di Milano e partecipa alla XXIX Biennale di Milano organizzata dalla Permanente. Nel 1985 è presente alla mostra “Scultura e ceramica nell’arte italiana del XX secolo” al Museo di Faenza. Muore improvvisamente nel dicembre dello stesso anno.
La rassegna Il Museo racconta è aperta dal 10 dicembre 2013 al 5 gennaio 2014
orari da martedì a domenica 10-13/14.30-18.30; chiuso tutti i lunedì
ingresso libero
informazioni +39 026551445
La mostra fotografica Wildlife Photographer of The Year è aperta tutti i giorni, dalle 10.00 alle 19.00 e giovedì e venerdì fino alle 22.00. (La biglietteria chiude mezz'ora prima.)
I biglietti si possono acquistare direttamente in biglietteria oppure online, cliccando qui.
Per informazioni contattare il numero: +39 3516982286 oppure scrivere a info@radicediunopercento.it