Venerdì 23 novembre 2012 alle ore 18.00
Alberto Ghinzani, Luigi Erba e Luigi Sansone presenteranno il volume
Paolo Schiavocampo Lo spazio mutevole (1948-2012)
a cura di Claudio Cerritelli
Silvana Editoriale
Pubblicato in occasione della mostra antologica tenutasi presso le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento (1 settembre-13 ottobre 2012) il volume propone un percorso di lettura dell’arte di Paolo Schiavocampo dal 1948 ad oggi, attraverso l’analisi di tutte le fasi di ricerca dell’artista, con particolare attenzione al rapporto dialettico tra pittura e scultura.
Dopo aver assimilato la lezione astratta di “Forma 1” Schiavocampo partecipa al clima culturale del “Realismo esistenziale” con opere che affrontano il ruolo dell’artista in rapporto a un nuovo umanesimo sociale. Alla successiva fase dedicata ai valori informali della materia pittorica segue il soggiorno a New York nel 1964, momento in cui Schiavocampo amplifica la libertà inventiva del segno e del colore. La serie dei collages multicolori e delle composizioni costruttiviste è la å©premessa alle sculture realizzate con legno plastica o metallo nel 1966-67. La visione plastica di Schiavocampo risponde all’idea di spazio campo di forze simultanee, ricerca di movimenti che negli anni Settanta esprimono la natura instabile della forma. Questi caratteri non abbandonano mai le tensioni espressive dell’artista siciliano, si avvertono sia nella fase dei Polimaterici (1986-1992), sia nel ciclo dei Cementi (1993-2003), sia nel ritrovato piacere per il segno della pittura (2003-2012) che caratterizza con intatto vigore espressivo la recente stagione creativa.
Notizia biografica
Paolo Schiavocampo nasce nel 1924 a Palermo. Dopo gli studi di architettura all’Università di Roma e alle Accademie di Belle Arti di Venezia e Milano con Saetti e Manzù, si trasferisce nel 1948 a Milano, dove vive e lavora. Inizia l’attività artistica nell’immediato dopoguerra a Roma, dove è vicino agli artisti di Forma Uno. Dal 1959 al 1963 partecipa al movimento informale. Nel 1964 è a New York ospite per due anni di Salvatore Scarpitta con cui collabora. Nel 1967 passa alla scultura avviando una fase d’intenso lavoro fino al ’75, quando un grave incidente lo blocca per alcuni anni. Nel 1979, nel corso di un secondo viaggio negli USA, tiene conferenze alla U Mass University di Boston. Nel 1980 fonda una scuola di scultura per scalpellini a Serre di Rapolano (Siena) e lo stesso anno partecipa alla rinascita di Gibellina dopo il terremoto con una grande scultura in travertino siciliano. Nel 1990 collabora con la galleria d’arte Stelzner e Rading di Düsseldorf. Nel 1987 esegue una grande opera in cemento per la Fiumara d’Arte di Antonio Presti in Sicilia. Tra il 1992 e il 1996 è attivo sul progetto per il Parco di Hattingen nella Rühr, eseguito in parte. Sue opere sono presenti in musei (tra cui Museo del Castello di Pavia, Pinacoteca di Macerata, Museo di Bochum), Mart di Rovereto e collezioni private. Tra le altre realizzazioni pubbliche, le fontane di Vado e di Sesto San Giovanni (Milano).
La mostra fotografica Wildlife Photographer of The Year è aperta tutti i giorni, dalle 10.00 alle 19.00 e giovedì e venerdì fino alle 22.00. (La biglietteria chiude mezz'ora prima.)
I biglietti si possono acquistare direttamente in biglietteria oppure online, cliccando qui.
Per informazioni contattare il numero: +39 3516982286 oppure scrivere a info@radicediunopercento.it