L’opera digitale di Angelo de Francisco, nasce ai primordi di questo nuovo millennio. Foto e video sono il tessuto su cui si articola questa sua nuova ricerca. Il computer diviene la matrice che dà vita a queste sue nuove opere, un mondo di variegate raffigurazioni che vanno dai ritratti, autoritratti, ai paesaggi urbani e marini. De Francisco brucia i tempi della fotografia e dipinge con colori computerizzati. La macchina fotografica è solo un pretesto per catturare immagini ad alta risoluzione, che poi vengono immesse in una alchimia computerizzata da cui rinascono rielaborate e cariche di nuova vita. Computer e scanner quindi, sono i nuovi strumenti con cui inizia a ricercare.
“La fotografia è un frammento di realtà in cui ti riconosci e da cui puoi ripartire per creare le tue speranze.
La fotografia è una realtà che possiamo manipolare meglio e più velocemente della realtà sociale in cui viviamo.
La foto è solo un punto di partenza, tutto il resto è computer o meglio fantasia; quindi non mi definisco fotografo e non mi interessa esserlo, o meglio potrei dire che la fotografia si evolve, perchè evolve lo strumento; il resto è libertà creativa ed interpretativa.
Per questo, come un tempo si diceva, l’Arte è sempre all’avanguardia dei tempi, perché l’artista è sempre teso a ricercare il meglio nel suo lavoro e per estensione di questo concetto, a ricercare una forma migliore di vita e per farlo, l’artista si deve “risvegliare” al suo ruolo di intellettuale e di “profeta”; deve rompere i suoi legami con il mercato che lo imbavaglia e “inventare” un nuovo modo di porsi nel mondo, alternativo a tutto ciò che ora ci circonda. Il nuovo millennio è quì, e ora abbiamo l’opportunità, come uomini ed artisti, di cavalcarlo.”
(estratto da un’intervista pubblicata su “Arte e Sensi” di dicembre 2008)
Angelo de Francisco nasce a Milano l’11 marzo del 1951,dove risiede e lavora.
Dopo aver conseguito la Maturità classica e quella artistica sotto la guida di Franco Mazzucchelli, nel 1976 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e come alievo del critico e docente Guido Ballo, approfondisce il significato dell’Arte e del suo farsi.
L’arte e la pittura in particolare, sono il mezzo con cui cerca di esprimere, sin dal lontano ‘68, il suo senso di esistere. Le tecniche che usa, legno, smalti, olii, non sono solo strumenti d’indagine per un discorso più profondo, ma sono anche una sfida nel contemporaneo senza più valori umanistici, nel contemporaneo massificato chiuso nelle fabbriche o negli uffici, alla condizione alienata dell’uomo che attraverso l’Arte e il suo operare, può ritrovare una via d’uscita ai condizionamenti imposti. Utopico e visionario, poeta mimetizzato da comune impiegato, in mostre come “I-o chi, lacerato nella Storia c-e-r-c-o” (1979) , “Dalle combustioni plastiche agli automi”, (inizi degli anni ’80), “Ritratti in un fine millennio” (anni ’90), rappresenta questa sua ricerca che il critico Gianni Pre ha saputo ben evidenziare nei suoi saggi.
L’incontro con lo scultore Romano Pelati, agli inizi degli anni ’80, lo incoraggia a proseguire su questa tortuosa strada, nonostante gli insuccessi incontrati, e come stimolo Romano Pelati gli acquista un’opera. “Lavora per te stesso”, lo incita, “non preoccuparti di cosa gli altri dicono o pensano di te. Se credi in quello che fai, vedrai che alla fine il tempo ti darà ragione”.
Negli anni ’90 l’incontro con lo scultore Alfredo Mazzotta, che lo aiuta nella stesura del suo primo catalogo monografico comprendente le opere tra il 1973 e il 1990.
Nel 1997 pubblica il saggio “La Coscienza dell’ Immagine – Psicoanalisi dell’Arte? ”, edito dalla casa editrice Nuovi Autori di Milano, che verrà poi presentato presso l’Associazione Culturale Renzo Cortina di Milano. Un’inedita analisi tra il “Segno” e il suo “Significato”.
Dal 2000 in poi, la pittura non riesce più ad esprimere la sua ricerca interiore e la macchina fotografica digitale coadiuvata dallo scanner e software d’immagini, prende il posto del pennello.
Anche la fotografia ben presto gli sembra troppo statica, ferma, quasi congelata per riuscire ad esprimere quelle continue variazioni di forme e colori che si susseguono come fotogrammi di una pellicola molto più lunga, e dall’immagine al Video il passo è breve.
“I Video sono una pittura in movimento che racconta il presente quotidiano, il “copia-incolla” di situazioni estrapolate dai TG o altro, seguendo una sceneggiatura interiore, un racconto di rabbia, di denuncia o di speranza, trasfigurati da una tecnica computerizzata che apre le porte ad innumerevoli interpretazioni.”
“Immagini in dialogo”, “Città-oltre l’Immagine”, “Telegiornaleide”, “Il Risveglio”, “Tsunami”, “Ho fatto un sogno”, “Attraverso il Caos”, “Io e l’Universo”, “Della Vita-Della Morte”, “De aborto”, alcuni dei titoli di questi numerosi video d’artista, proiettati in varie gallerie.
Nel 2008, sotto la guida dell’architetto e critico Lorenzo Bonini, la prima mostra personale che raccoglie questi nuovi lavori fotografici, presso la galleria Schubert di Milano. In contemporanea, il Comitato Olimpico Cinese gli commissiona un’opera di grande formato, durante le Olimpiadi del 2008 che poi girerà nei vari Musei internazionali, prima di essere collocata definitivamente nel Museo di Pechino.
Catalogo della Personale del 2008 alla Galleria Schubert di Milano: http://issuu.com/galleria_schubert/docs/defrancisco_print
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Angelo de Francisco’s digital artwork was begun at the dawn of the new Millennium. Photos and videos are the substance of his new project and the computer is the matrix that gives life to these new works. De Francisco became quickly adept at photography and paints with computerized colours. The camera serves only as a vehicle to capture the images, which are then inserted in a computerized alchemy from which they emerge transformed, full of new life. Computers and scanners are the new tools with which he starts his explorations.
Angelo de Francisco was born in Milan in 1951, where he lives and works today; he achieved both classic and art degrees and then moved on to attend the Art Academy of Brera. Since 1968 he has expressed himself through painting and drawing, using materials like wood, plastic, enamel and oils, and he also experiments with sculpture and nonfiction writing. Many of his art exhibitions from the 80’s attest to these explorations. Since 2000, however, painting has lost its ability to allow him to fully express his inner self; therefore the digital camera, scanner and imaging software have taken the place of the paintbrush. Even photography very early on seemed to him a medium too static and rigid to capture continuous variations of form and colour that follow one after the other, like frames of a much longer filmstrip – hence just a short step from image to video. Angelo de Francisco writes: “The videos are a moving painting that tell the story of daily life, the copy and paste of extrapolated situations from TV or other sources, following an inner screenplay, a tale of anger, of accusation or hope, transfigured by a computerized technique.” Music and words, in these videos, play an important role as the artist himself composes them through meditation and a digital piano. In 2008, on the occasion of the Olympics, the Chinese Olympic Committee commissioned from him a large-scale work on sport, which will be on display in several international museums before being ultimately placed in the Beijing Art Museum. His latest work is an exploration through photography and heat-formed plexiglass, sculpture and assemblage, a small installation of images and forms.
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安杰罗·德·弗朗西斯科(Angelo de Francisco)的数字化作品,出现在本世纪初。摄影和摄像成为这项艺术探索的载体。计算机则变成创作工具,将新的生命力赋予他的作品。弗朗西斯科除去照片原来的时代色彩并绘上计算机生成的颜色。照相机仅用来捕捉图像,随后图像重新经过计算机复杂的处理和编辑,并且赋予新的生命和活力。计算机和扫描设备,成为进行这项研究探索的新工具。他1951年出生于米兰,在那里生活和学习,并就读于布莱拉艺术学院 (Accademia di Brera),在古典文化和艺术领域渐趋成熟。从1968年起,在进行雕刻和评论方面学习的同时,他开始使用木质材料、塑料、清漆、油料,完成了思想中的雕像。展出的多件八十年代作品,展示了他的研究成果。从2000年起,画作不再能够展现其内心世界,他于是借助扫描工具和图像处理软件,使用数码照相机取代了画笔。为了表现如同电影长镜头连贯的色彩和变换的持续,照片则显得似乎过于静寂、凝固,影像到画面的过程,则较短暂。“影像,(安杰罗·德·弗拉斯库写到)是一幅呈现日常状态的移动画作,它从外部的电视或者其它场景‘拷贝-粘贴’,通过一系列的内部脚本,进行信息处理,表现了气愤、抱怨或者是期望。” 因为是由同一位艺术家使用数字钢琴演奏,所以在这些影像当中,音乐和歌词扮演着重要的角色。2008年,中国奥组委委托他为奥运会创作以运动为主题的大型作品,在许多国家的博物馆展出后,最后被永久保留在北京博物馆。
最新的作品是照片与热成像有机玻璃之间、雕塑与图像及迷你装配组件造型之间的一项新的探索。
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Angelo de Franciscoのデジタル作品が制作されたのは、2001年に入ってからまもなくのことである。彼の新たなアート探求は写真とビデオによって構成され、表現されている。コンピュータがこうした新しい作品に命を吹き込む母体となっている。de Franciscoは写真の印画プロセスを飛び越え、デジタルカラーでイメージを描出する。カメラは画像を捕捉するためのほんの一手段に過ぎず、そこからコンピュータ処理により再構成されて別の新たな生命を生み出す。コンピュータとスキャナが、彼の可能性探求の出発点としての新たな手段となった。1951年ミラノに生まれ、ここは現在も生活と仕事の拠点となっている。文系高校の美術科卒業後、ブレラ美術学院に進学。すでに1968年から、木材、プラスティック、エナメル塗料、油彩といった素材を用いてアートワークを始め、彫刻や評論も手がける。1980年代の多くの展示会に彼のこの制作に対する探求の姿勢をうかがうことができる。2000年以降になると、絵画のみによる自己表現に飽き足らず、絵筆に代えてスキャナや画像処理ソフトと併用してデジタルカメラを扱うようになった。やがて、デジタル写真もあまりに静止的過ぎて、もっとはるかに長いフィルム中のフォトグラムのように刻々と変化を続けるフォルムや色のとめどない流れを表現するには足りないと感ずるに至った。こうして画像からビデオに移行するようになる。「ビデオは、現在の日常的な情景を物語る動的絵画。テレビ、その他の媒体から抽出したものを『コピー&ペースト』して、自分の内的な怒りや非難、願望などのメッセージを込めた脚色を加え、デジタル技術によって作り変えた情景だ(Angelo de Francisco本人の執筆による)」。「このビデオ中の音楽や詞は、アーティスト自身が考案してデジタルピアノを使って作曲したもので、決定的な役割を持つ」。2008年には、中国のオリンピック委員会から、オリンピックに向けてスポーツをテーマに大型のアートワークの依頼を受け、その作品はさまざまな国々のミュージアムで巡回展示された後、最終的に北京美術館に常設展示されている。
最新制作品は、写真と熱を加えて変形したプレキシガラスを使い、彫刻的な造形を組み立てた画像とフォルムの構成による小型インスタレーションである。
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