Elias Bertoldo nasce a Schio (VI) nel 1994. Frequenta il Liceo Artistico Arturo Martini della medesima città e nel 2013 si iscrive all’Accademia di Brera per studiare Pittura.
Nel 2014 comincia già a formulare un’ipotesi di espressività individuale con consapevolezza artistica. Da quell’anno comincia a costruire opere pittoriche basate su accordi cromatici specifici, normando significativamente il processo esecutivo e ispessendo il tessuto cromatico. Dal 2015 principia una serie di lavori che evocano congegni virtuali animati da impulsi luminosi. È il primo risultato di riflessioni sull’essenza della pittura in rapporto all’esperienza odierna che si ha della luce.
Il 2018 è l’anno in cui viene annoverato tra gli artisti di “punti e filamenti di colore nella pittura italiana dal Divisionismo a oggi”, un libro di Ignazio Gadaleta concentrato a percorrere affinità teoriche e formali nell’evoluzione della pittura da Giuseppe Pellizza ai nostri giorni.
Conduce una ricerca approfondita sulle logiche del vedere nello specifico rapporto alle attuali consuetudini di virtualizzazione dell’immagine. Nel suo lavoro è essenziale la ricerca di accordi cromo-luministici odierni, concepibili solo artificialmente perché consapevoli delle fluorescenze delle lampade e delle luminescenze dei LED dei monitor.