Giacinto Bosco è uno scultore siciliano. Nasce nel 1956 ad Alcamo, dove la necessità della quotidianità lo avvicina subito alle botteghe del luogo, permettendogli di crescere nell’ingegno e intuito di abili artigiani.
All’età di quindici anni si trasferisce a Milano: la vocazione artistica lo porta a incontrarsi con la fonderia d’arte, per lui non solo scenario d’incontro e conoscenza con artisti, ma anche fonte di stimolo e ispirazione.
Spinto a intraprendere un suo personale percorso artistico, nel 1990 s’iscrive alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente; in questo periodo, le prime committenze pubbliche: la statua Giovanni Paolo II ad Arese; l’opera monumentale Un Mondo di Pace a Garbagnate Milanese; il monumento dedicato ai Carabinieri Caduti a Nassirya, a Borgosesia; la statua Papa Benedetto XVI a Santa Maria di Leuca; in seguito, la scultura Colgo la luna a Castelsardo.
Le sue sculture prendono forma in una dimensione poetica che, come in un sogno, la sua immaginazione trasforma e plasma, lasciando trasparire la solennità di sentimenti antichi e primari, raggiungendo la Sicilia, la Costiera Amalfitana, l’isola di Capri e la città d’arte di Pietrasanta in alcune personali e varie esposizioni internazionali presso Mosca, New York, Istanbul e Miami.