GIUSEPPE MARTINELLI nasce a Viareggio (Lucca) il 19 gennaio del 1930.
Suo padre, proprietario di un piccolo pastificio, era anche un ottimo costruttore di grandi maschere carnevalesche in cartapesta.
1948 si iscrive al Liceo Artistico di Carrara.
1949 espone per la prima volta alla Famiglia Artistica di Milano.
1952 a Firenze, frequenta i corsi biennali del Magistero d’Arte di Porta Romana nella sezione Pittura Murale e Affresco.
1954 prima personale al Centro Versigliese delle Arti di Viareggio.
1955 nasce l’amicizia, tramite il pittore Sandro Luporini, con il pittore Giuseppe Banchieri che frequenta a Milano l’Accademia di Brera. Questa sincera amicizia gli stimola l’interesse per una pittura che va oltre il realismo e l’arte astratta e gli fa stringere importanti e proficui legami culturali.
1956 si trasferisce a Milano ove condivide le grandi stanze-studio di Via Caravaggio assieme con alcuni amici artisti, Banchieri e Tino Vaglieri.
È uno dei protagonisti della Nuova Figurazione, facendo parte di quel movimento artistico di nuovo contesto culturale; un modo intenso e profondamente drammatico di guardare la realtà che il critico Marco Valsecchi definì «Realismo esistenziale» (http://it.wikipedia.org/wiki/Realismo_esistenziale). È un’esponente di questo momento culturale assieme a Vaglieri, Banchieri, Ceretti, Romagnoni, Ferroni, Guerreschi, Cazzaniga, Luporini, Sughi e Cappelli. Dipinge relitti di barche, lampare di notte, ceste di pesci.
1957 ha il suo primo studio in Via Procaccini 47 (a Milano), che divide con Banchieri, Luporini e Scapaticci; sono frequenti gli incontri con Ferroni, Giannini, Guerreschi, Romagnoni, Cazzaniga, Borgognoni, Ossola e altri di quella generazione.
1958 avverte la lezione dell’Arte Informale. I dipinti ora sono più gestuali e tendono a perdere la riconoscibilità figurativa ed a rinunciare al colore. Inizia la sua partecipazione a rassegne nazionali.
1960 termina l’influenza informale, i quadri acquistano più colore e la forma comincia a precisarsi. Si interessa a tematiche legate a fenomeni consumistici ed inizia una serie di opere che hanno come luogo di indagine juke-boxe, istituti di bellezza, autogrill, negozi, uffici.
1969 inizia un ciclo di opere rappresentanti figure su spiagge o nel mare, animali e piante marine che intitola “I Giorni dell’Amore” esposte nel 1972 a Firenze e a Milano.
1974 inizia ancora un nuovo ciclo di quadri, che intitola “Titoli per la città”, questa volta sull’ambiente urbano, la città è vista come contenitore.
1978 con “Giardini dell’infanzia” inizia una serie di dipinti che raffigurano interni o esterni, asili, scuole, giochi, oggetti, situazioni del mondo dell’infanzia.
1980 la Galleria Catan Inc. di New York incomincia ad occuparsi del suo lavoro.
Inizia una produzione di sculture in cartapesta raffiguranti animali e volti umani.
1983 ritrova il suo legame naturale col mare. Questa volta raccontato evidenziando il colore, cercando un senso più magico dell’ambiente con un’attenzione verso la natura quasi panteista.
Dalla metà degli anni ‘80 il soggetto umano è definitivamente estromesso dai quadri occupandosi esclusivamente di natura, ricca di modulazioni cromatiche ed intuizioni gestuali ed emozionali.
Negli anni ’90 insegna cartapesta all’Istituto Europeo di Design di Milano.
Dalla metà della prima decada degli anni 2000 le opere, realizzate attraverso l’impiego di tecniche miste, acquistano una maggiore gestualità ed emozionalità fondendosi sempre più all’astratto nelle ultime opere.
PREMI:
1955 ”Premio sulla Resistenza” (3º premio), Casa della Cultura Livorno
1956 ”Premio Viareggio” (1º premio), Lucca
1959 ”Premio Golfo di La Spezia” (premio acquisto), Spezia
1959 ”Premio Suzzara” (3º premio), Mantova
1959 ”Premio Modigliani” (1º premio), Livorno
1960 “Premio Ministero Pubblica Istruzione – Premio Primavera”, Albissola (Savona)
1961 “Premio Stiava” (1º premio), Lucca
1961 ”Premio Michetti” (premio acquisto), Francavilla a Mare (Chieti)
1961 “Premio Presidenza del Consiglio – premio Marsala”, Marsala (Trapani)
1962 ”Premio Fiorino”(premio acquisto), Firenze
1963 ”Premio Olbia” (1º premio),Obia-Tempio
1963 ”Premio Fiosole” (2º premio), Firenze
1964 ”Premio Ramazzotti” (1º premio), Milano
1964 ”Premio Piazzetta” (1º premio), Sesto San Giovanni
1964 ”Premio S. Ilario d’Enza” (1º premio), Reggio Emilia
1965 ”Premio Capodorlando” (2º premio), Messina
1965 ”Premio Golfo di La Spezia” (1º premio), Spezia
1967 ”Premio Il Punto d’Oro” (1º premio), Sciacca
1968 ”Premio Grazia Castello Sforzesco” (1° premio), Milano
1974 ”Premio Ginestra d’Oro del Conero”, Ancona
1976 ”Premio Suzzara” (1º premio), Mantova
1987 ”Premio della VIII Biennale di Piacenza” (1º premio), Piacenza
PRINCIPALI CRITICI D’ARTE CHE HANNO SCRITTO DI LUI :
F. Abbiati, R. Barletta, E. Borelli, L. Borgese, D. Cara, D. Carlesi, L. Carluccio, R. Carrieri, E. Cassa Salvi, E.M. Cattaneo, L. Cavallo, E. Ceriani, G. Cordoni, R. De Grada, M. De Micheli, G. Di Genova, R. Federicci, G. Finzi, C. Franza, G. Gavazzini, G. Kaisserlian, D. Lajolo, M. Lepore, G. Mascherpa, D. Micacchi, N. Micieli, D. Morosini, S. Nania, T. Paloscia, F. Passoni, M. Perazzi, M. Petrantoni, F. Russoli, A. Sala, R. Sanesi, P.C. Santini, G. Seveso, F. Solmi, R. Tassi, M. Valsecchi, M. Venturoli, F. Vincitorio, R. Vitali