NOTA BIOGRAFICA
Mario Benedetto nasce a Scilla in Calabria. A sedici anni comincia ad esporre al pubblico le sue prime opere. Nel 1967, dopo il diploma al Liceo Artistico “ Mattia Preti” di Reggio Calabria, si stabilisce a Milano, ed inizia l’attività incisoria. Terminato il servizio militare, a partire dal 1969, visita le più importanti città italiane, e nel 1971 soggiorna per alcuni mesi a Londra. Nel 1972 si trasferisce stabilmente a Milano dove è già presente il fratello Agostino come Direttore di Scena del Piccolo Teatro diretto da Giorgio Strehler. Completati gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, a partire dal 1974, svolgerà attività didattica al Liceo Artistico, l’anno successivo incontra Gabriele Mandel che lo presenterà con un’esposizione personale al Centro Internazionale della Grafica di Venezia, ed insieme pubblicheranno una cartella di acqueforti con 6 poesie inedite di Mandel dal titolo: Come, ( esposta anche in Siria). Il 1977 vede la sua presenza alla Trentunesima Mostra Internazionale Michetti a Francavilla al Mare, presentato da Marcello Venturoli. L’anno successivo, sarà, nuovamente presente, selezionato, tra gli altri, da Enrico Crispolti e Franco Solmi, e presenterà aspetti della sua parallela ricerca concettuale, fatta di oggetti ironici che si caricano di pensiero evocativo, e non mancano pure brani e momenti d’arte povera, giocati tra la fotografia e l’arte minimal” (G. Seveso). Nel 1979 si laureerà in Architettura presso il Politecnico di Milano. Nel 1983 soggiorna in USA e, nel 1985, in collaborazione con la FARCES e il Centro Studi Italiani in Svizzera, organizza, con successo, una personale a Zurigo con oltre 100 opere sulla civiltà contadina e marinara che scompare ed una tavola rotonda sullo stesso tema che ha visto la partecipazione di numerose personalità della cultura italiana e svizzera. Nel 1986 partecipa all’Int. Print Exbition curata da W. S. Lieberman, direttore dell’arte del XX° sec. del Metropolitan Museum of Art di New York. Nello stesso anno esegue con la Ditta Peresson-Toneguzzo, un mosaico di circa mq. 200 per il Duomo di Scilla, raffigurante l’Immacolata e la Trinità. Nel 1989 pubblica la cartella Parole nella notte presentata da C.A. Augieri. Nel 1990 partecipa ad uno scambio docente con la prestigiosa scuola NIMETO di Utrecht in Olanda. La sua presenza artistica continua ad espandersi con un attivo di oltre un centinaio esposizioni con successo di pubblico e di critica. Nel 1999 a Medeglia, in Svizzera, presenterà L’ACCEPT-PAINTING, una sua forma d’espressione meno tradizionale e più consona alla contemporaneità. Nel 2003 colloca sulla facciata della chiesa di S. Rocco a Scilla, un rilievo di mt 10 x 2,15 circa, raffigurante San Rocco che conforta gli appestati.
“Nell’ultima fase dell’espressione pittorica di Mario Benedetto, l’iniziale emozionalità e la progressiva ricerca diventano funzioni catalizzanti ed evocative di una dinamicità sempre più crescente. Anche la sua scrittura diventa via via più serrata ed essenziale e, da un primo naturalismo-realismo-surrealismo, da stadi sperimentali cromatici e materici passa a forme di un espressionismo personale d’una libertà magicamente cantata” (O.Villatora).