Massimo Piazza
Massimo Piazza nasce a Pontenure (Pc) nel 1943. Vive e lavora a Milano. Inizia la sua formazione al liceo artistico di Carrara, poi prosegue a Brera dove é allievo di Floriano Bodini. Sostiene gli esami del biennio alla facoltà di architettura di Milano. Nel 1967 inizia l’attività di insegnante di disegno e storia dell’arte come professore di ruolo.
Nel 1968, a Chiasso presso la Galleria Il Mosaico, partecipa alla Mostra Internazionale del Manifesto con una cartella di quattro serigrafie. E’ segnale premonitore di future esperienze artistiche.
Affianca all’insegnamento l’attività di creativo per la comunicazione visiva. Acquisisce particolare competenza nella ideazione di logo, packaging di linea, immagine coordinata. Lavora per importanti aziende cosmetiche, farmaceutiche e di informatica bancaria.
Nei primi anni ottanta l’esigenza di una sempre più libera espressività crea i presupposti per un impegno prevalentemente artistico.
I temi di questi primi anni pittorici sono legati agli affetti familiari, alla riscoperta della propria infanzia attraverso quella dei figli. Gli oggetti del quotidiano si caricano di emozioni e di ricordi. Spesso in questi racconti compare “l’aeroplano di carta” come simbolo di libertà attraverso il gioco.
Nel 1984 prima personale alla Galleria Ciovasso con presentazione di Giorgio Seveso. Da questo momento inizia un’intensa attività di esposizioni personali e collettive in tutta Italia.
Nel 1988 l’opera “Aeroplani di carta” viene acquisita dalla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate e inserita nell’area dell’Arte Surreale, Fantastica e del Sogno.
I colori man mano si fanno più intensi e i contenuti delle opere ci conducono in una realtà dove la comunicazione fra gli esseri umani é sempre più filtrata da schermi e diaframmi.
Entra a far parte del gruppo Venature.
Nel 1989 é invitato alla XXXI Biennale d’Arte di Milano. Da qui inizia un’intensa partecipazione, su invito, a mostre personali e collettive anche all’estero: Zagabria, Zurigo, Ankara, Berlino, Smirne, Amburgo, Seoul, Buenos Aires, Madrid, Praga, Daegu, San Paolo, Pécs, Damanhour, Lugano, Bucarest.
Nei primi anni novanta si delinea sempre più il tema della natura che, con le sue metamorfosi, diventa una delle matrici portanti nelle opere a seguire.
Le forme si dissolvono e si riorganizzano secondo un percorso di non sempre facile lettura. Si evidenzia anche in maniera preponderante una delle caratteristiche dell’espressività di Massimo Piazza: il segno, quale elemento distintivo e caratterizzante. Disegno e composizione sono stati e saranno sempre per l’artista parametri essenziali nella creazione pittorica.
Nel 1995 viene pubblicata la monografia “Percorso” con presentazione di Floriano Bodini e testi critici di Gianfranco Bruno, Elda Fezzi, Nicola Micieli, Gianni Pre, Alfonso Riva, Giorgio Seveso, Franco Solmi.
Nel 97/98 é docente di disegno nel corso di formazione dell’artigianato artistico presso la Società Umanitaria di Milano.
Nel1999 l’Ambasciata Italiana lo invita per una mostra personale di pittura a Seoul; in quell’occasione gli viene proposto di organizzare il seminario “La grafica pubblicitaria come espressione d’arte” presso la Narai Design Professional School.
Nel 2002 é chiamato per una mostra personale a Buenos Aires presso il Centro Cultural Borges dove tiene anche la conferenza-incontro “Il logo” con gli studenti dell’Università di Graphic Design di La Plata.
Nel 2003 gli viene affidata l’ideazione del logo e della grafica per “Europe Art Languages” del programma Europa Cultura 2000 ed é inserito fra gli artisti che rappresentano l’Italia a Praga, Madrid e Milano.
Due anni dopo, alla I° Biennale Internazionale di Ankara, nel Museo di pittura e scultura dello Stato, gli viene conferito il primo premio ex-equo.
2006/07 é insegnante di Tecniche Pittoriche alla scuola d’Arte del Castello di Milano.
Nel 2007 é a San Paolo del Brasile dove il Consolato Generale d’Italia organizza una sua mostra personale al Museo Brasileiro de Escultura e, allo IED, Istituto Europeo di Design, tiene la conferenza “Il segno creativo”.
Con “Racconti al femminile”, personale alla galleria Armanti di Varese, Massimo Piazza torna alla figura. Tema portante: la donna in tutte le sue declinazioni: vanitosa, meditativa, materna, passionale, spirituale. Un racconto in collegamento costante con la realtà del nostro tempo, anche attraverso simboli e metafore. Forme riconoscibili, a volte meno esplicite, sempre scandite secondo un assoluto rigore compositivo.
Nel 2010 una sua opera pittorica é collocata in permanenza nel Salone d’Onore della Guardia di Finanza di Milano.
Un anno dopo crea l’opera “Tricolore” che viene acquisita dall’Esercito Italiano e usata come logo per il 150° anniversario.
2013 e 2014 é presente nel Catalogo Sartori d’Arte Moderna e Contemporanea.
Critici, fra i più accreditati, hanno scritto sull’opera di Massimo Piazza.
Il suo lavoro pittorico é stato richiesto, in vari anni, da aziende nazionali e multinazionali: Ipacri, Hoecst Marion Russel, Formenti, Sanofi Aventis, Schwarz Pharma, Swarovski Italia, Edizioni Paoline, Cooperativa Est Ticino, Sanident.