Lucio Perna nasce a Palmi in Calabria. Arriva a Milano alla fine degli anni” 70” e presto entra in contatto con il mondo artistico-culturale milanese. Consegue la laurea presso l’Università Statale e contemporaneamente segue corsi di” figura” e di ” tecniche del colore” presso l’Accademia di Brera
E’ proficuo l’incontro con Remo Brindisi, con Ernesto Treccani ed Aligi Sassu e con giovani di buon talento . Scopre le opere di Piero Manzoni, Lucio Fontana,Roberto Crippa, Gianni Dova e ne rimane conquistato.
Partecipa a numerose iniziative culturali.
Concorre a rifondare l’associazione culturale ed artistica “Proposte d’Arte” alla quale partecipa attivamente e presso la quale organizza e tiene seminari di ricerca e sperimentazione.
Nel marzo del 1998 fonda il movimento “SYMBOLICUM” con Federico Honegger,Fabio Masimo Ulivieri e col poeta e critico d’arte PEDRO FIORI teorico del gruppo.
Il manifesto del movimento viene ufficialmente presentato alla mostra del 20 ottobre dello stesso anno presso la galleria milanese Antonio Battaglia Arte Contemporanea e alla V edizione di “ARTE-FIERA MILANO.
Il suo carattere schivo e riservato lo induce a mantenere contatti molto selezionati col mondo della cultura e dell’arte Milanese. Si tiene volutamente fuori da ogni forma di” associativismo” convinto che l’espressività artistica non sopporta etichettature di alcun genere e che Arte sia sinonimo di assoluta Libertà.
I viaggi sono fonte di scoperte, le più varie, attraverso le quali forma, negli anni, un consistente e formidabile bagaglio che gli servirà nell’elaborazione del suo linguaggio d’arte. Il medio ed estremo oriente, il sud america ,le grandi metropoli e soprattutto l’africa sahariana con i suoi misteri culturali ed etnografici gli forniscono suggestioni preziose per il suo lavoro .
La pittura di Perna, in oltre trent’anni di attività, si sviluppa alla ricerca di un linguaggio che, partendo da una figuralità emblematizzante (il ciclo delle “Sirene” 1972-80 e quello delle “Maschere” 1980-88), giunge ai “ Miraggi” iniziata intorno ai primi anni “90”.
Con i più recenti lavori, (OLI e TECNICHE MISTE) sintetizzando tutte le precedenti esperienze e seguendo un percorso “ per sottrazioni coerenti”, sviluppa una ricerca molto personale che travalica l’etichetta dell’astrazione o il richiamo informale.
Perna è promotore in Italia del movimento artistico- culturale “GEOGRAFIA EMOZIONALE”, nato negli Stati Uniti America all’inizio di questo nuovo secolo, del quale è teorica Giuliana BRUNO, docente ad Harvard, ed autrice del fondamentale “ Atlas of emotion ”.
“Lucio Perna Geografia Emozionale “ è anche il titolo del volume monografico edito da Mazzotta edizioni nel 2010 in occasione di una mostra retrospettiva dedicata all’artista dallo Spazio Tadini di Milano in occasione della quale Perna ha esposto una serie di opere del nuovo ciclo dal titolo “ Bidonville “ e “ confini “
Perna ha esposto in numerose e prestigiose gallerie italiane ed europee , in importanti Centri d’arte e cultura.
Sue opere fanno parte di importanti collezioni museali, pubbliche e private.