Nunzio Quarto nasce a Barletta nel 1941. E’ pittore e scultore autodidatta: le sue prime esperienze artistiche, infatti, sono legate alla pittura, anche se, nella seconda metà degli anni 50, viene attratto dalla scultura, come testimoniano le opere Colombe (1957), modellata in creta ed alcuni anni dopo fusa in bronzo per la chiesa di S. Agostino a Barletta, e Tentativo-Ritratto per Angela (1958). Nel 1966 soggiorna per la prima volta a Carrara, dove frequenta all’Accademia i corsi di scultura e perfeziona, presso i vari laboratori locali, la tecnica della lavorazione del marmo. A Carrara ritornerà, spesso per lunghi soggiorni, negli anni successivi. In questo periodo, oltre a scolpire il marmo e dipingere, costruisce nel suo studio di Carrara in Via Carriona, 26 una piccola fonderia che gli permette di eseguire direttamente le fusioni in bronzo di alcuni suoi lavori, come Autoritratto, h26x24x24cm (1972) – foto a fianco.
Nel 1967 con materiali di recupero costruisce un torchio calcografico, tuttora funzionante, con il quale stampa numerosi fogli di grafica. Nel 1968 riceve la targa d’argento dalla rivista “”En plein air”” al Concorso Nazionale di pittura estemporanea a S. Agata dei Goti. Nello stesso anno è premiato con medaglia d’oro al IV Concorso Internazionale d’arte “Città di Nola” 1968.
Nella prima metà degli anni ‘70 Quarto si trasferisce a Milano, dove risiede tuttora, ma continua a trascorrere lunghi periodi di lavoro, almeno fino al 1980, a Carrara, dove espone i suoi lavori in numerose mostre di gruppo. In una di queste – Scolpire all’aperto 1979 – alla quale partecipano trenta scultori di trenta nazioni, organizzata dal comune di Carrara in Piazza Alberica, il suol lavoro viene notato dal critico Giorgio Di Genova, che ne apprezza le qualità di scultore, definendolo “un eccellente rifinitore”. Il critico Prof. De Micheli lo invita a partecipare a “Un panorama delle tendenze artistiche dell’ultima generazione”, mostra tenuta al Palazzo dell’Arte (La Triennale) di Milano nel 1979.
Nel 1977, in occasione di una mostra personale di pittura alla Galleria Ciovasso di Milano, il critico Raffaele De Grada così recensiona la mostra: “”… alla Galleria Ciovasso, nella via omonima, un giovane pittore astratto, di preziose costruzioni tonali, Nunzio Quarto. E’ uno di quegli artisti che si staccano dalla pittura seriale alla quale il formalismo astratto ci ha abituati. Nato pittore, Quarto non sbaglia un quadro e afferma una sua necessità struttiva, con una capacità d’impaginazione del dipinto e dei suoi rapporti di colore che giudichiamo veramente eccellente.”
Benché viva lontano da Barletta, Quarto continua ad avere stretti legami affettivi e di lavoro con la città natale. Nel 1972 gli viene dedicata una personale nella Pinacoteca De Nittis a Barletta. Il Comune acquista due quadri incorniciati, h70x100cm e h18x24cm, e due grafiche, “Pierrot”, punta secca su lastra di resina h68,5x49cm, su foglio h70x50cm e “Paesaggio”, punta secca su lastra di resina h67x49cm, su foglio h70x50cm, entrambe con passepartout e cornice h86x69cm.
Negli anni seguenti viene chiamato ad eseguire alcune sculture per onorare alcuni noti e stimati personaggi del luogo. Tra le opere più significative conservate a Barletta ricordiamo: il busto in bronzo di Mons. Dimiccoli (1976), ora nel cortile dell’oratorio di S. Filippo; il busto in bronzo di Mons. Giuseppe Carata al Museo Diocesano; il Mosè Sanna per l’Istituto Professionale per il Commercio “Garrone”; monumento al sacerdote Don Peppuccio Damato, scopritore dell’unico busto che ritrae l’imperatore Federico II di Svevia, Piazza Plebiscito, Barletta (1984); il pannello di bronzo “Oltre il muro”, in onore di Antonio Patricolo, primo preside della scuola media “Fieramosca” (1989); un busto bronzeo del prof. Ruggero Lattanzio, illustre chirurgo primario e direttore dell’ospedale, fondatore dell’AVIS in Puglia, collocato nell’ingresso dell’Ospedale di Barletta, a cura dell’AVIS, in occasione del 20° anniversario della sua scomparsa (2007).
Nel 1976, con la nota ditta Johnson, conia una medaglia in memoria di Mons. Dimiccoli. Per il primo centenario della morte del pittore Giuseppe De Nittis (1846 -1884), barlettano, modella e fonde con la ditta Fratelli Lorioli di Milano una medaglia commemorativa di cui il critico Enrico Piceni scrive: ”Ho veduto con piacere, con una punta di commozione, la bella medaglia che Lei ha modellato con tanto amore in occasione del centenario della morte di Giuseppe De Nittis. Sono rimasto colpito dell’acume con cui fondandosi su scarsi elementi fotografici Ella ha saputo ridarci quello che io ritengo il vero volto cordiale e severo al tempo stesso del Maestro e sopratutto quel suo “sguardo a succhiello” (così egli stesso diceva), che sapeva penetrare con tanta acutezza i segreti formali e coloristici di tutto ciò che lo circondava… Un’ altra cosa che ho molto apprezzato – oltre si capisce un magistero tecnico che si va perdendo – è l’idea di sfruttare “il rovescio della medaglia”, non come sarebbe stato istintivo – per ritrarvi una facile allegoria… ma per riprodurvi con tanta delicata eleganza il particolare di un quadro che io conosco benissimo, “La donna col ventaglio”. (Lettera di E. Piceni a Nunzio Quarto, 31 gennaio 1985).
Nel 1988, per i torchi della Severgnini Stamperia d’Arte, esegue una cartella di undici fogli di grafica (litografie e serigrafie, tiratura di 99 esemplari). Di queste, “La luce non è da spartire”, foglio 70×50, numerate da 70 a 99 vengono regalate dall’artista alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, da donare a chiunque sostenesse con un contributo l’istituzione d’Arte di Milano.
I numerosi studi preparatori per sculture (tecnica mista su carta), che Quarto ha realizzato durante la sua attività artistica, e “… in cui le forme diventano segnale di una grande sensibilità sotto la spinta di alcuni colori che esprimono armonia e gioco informale” (Carlo Franza, 1992), vengono esposti con un nutrito nucleo di incisioni in due mostre tenutesi nel 1992 alla Galleria Severgnini, Cernusco sul Naviglio e alla Biblioteca Comunale Sormani a Milano.
Nel 1997 vince il Concorso Internazionale di Scultura Arona 97, la cui giuria è presieduta da Marco Rosci, con l’opera “Andare dialogando con la rondine”, realizzata in bronzo, da collocare sul lungolago della città. Nello stesso anno la città di Arona ospita, nelle sale dell’ex Convento della Purificazione, una mostra dedicata al suo lavoro di scultore e pittore. In questa occasione viene pubblicata la monografia “Nunzio Quarto Sculture e disegni” (Edizioni Charta, Milano) con testi di Elena Pontiggia e Luigi Sansone.
Nel 2002 viene pubblicata una seconda monografia “Nunzio Quarto – scultura e pittura” con testi di Giorgio Segato, Stefano Fugazza e Gyonata Bonvicini, in occasione della personale dal 30 marzo all’11 aprile, organizzata a Piacenza c/o la Galleria d’Arte Ricci Oddi dall’Associazione Amici dell’Arte e dall’Assessorato alla Cultura della città.
Nunzio Quarto dona alla Galleria d’Arte Ricci Oddi “Il pittore Braghieri”, testa in bronzo h22x16x18cm, 1971, ritratto del pittore Giancarlo Braghieri e la grafica “Omaggio a Giuseppe De Nittis”, punta secca su lastra di resina 70x50cm.
Nel 2003 “La città nel Sole – scultura, pittura, ceramiche e disegni”, presso il Circolo Culturale Bertolt Brecht, Via Padova 61, Milano, mostra e monografia a cura di Giorgio Seveso, con interventi di Stefano Fugazza e Enrico Severi.
La sua più recente partecipazione è alla Rassegna d’arte contemporanea – Biennale di Scultura II Edizione “Sculture in acqua, in piazza, in aria”, Piazzola sul Brenta dal 24 aprile al 28 ottobre 2015, curata da Pino Pin, con le sculture: La gravida, 1988, bronzo patinato, cm 150x140x100 e con La rondine torna sulla piazza, 1986, bronzo patinato, cm 220x135x150. Negli ultimi anni si è dedicato alla realizzazione di sculture in legno.
Continua a vivere e lavorare a Milano. È presente nel volume Storia dell’Arte Italiana del ‘900, generazione anni ’40, edito da Bora, curata da Giorgio Di Genova.