Sara Montani nasce a Milano nel luglio 1951, si forma al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera (scenografia) con Tito B. Varisco e Guido Ballo, figure di docenti/artisti che diverranno significative nel futuro lavoro. Consegue l’abilitazione all’insegnamento di discipline pittoriche e di educazione artistica e si dedica all’insegnamento fino al 1991, sperimentando con i ragazzi allestimenti di spettacoli teatrali, dei quali cura regia, sceneggiatura e scenografia. Nel 1997 partecipa al laboratorio filosofico-artistico Pensare l’Arte, a cura da Trivioquadrivio con Derridà, Sini e Studio Azzurro.
Dal 1973 Sara Montani espone in mostre, personali e collettive, in Italia e all’estero, prediligendo progetti tematici. Accoglie nelle proprie opere il vissuto personale e oggetti reali, utilizzando diverse tecniche espressive: dalla pittura alla fotografia, dall’incisione alla scultura alle installazioni. Consegue diverse segnalazioni e premi, tra cui il Premio Arte Mondadori per la Pittura nel 1994 e il Premio Nazionale di Scultura di Spinetoli (AP) nel 2001. Dal 1997 si interessa al concetto di monostampa e monotipo mettendo in relazione gli effetti delle tecniche di stampa. Espone a Montecampione (Bs), al Torchio di Porta Romana a Milano, alla Diamonds & Dust Art Gallery di Amriswil (Svizzera), al Concorso Mondiale Ex Libris della Civica Galleria D’arte Moderna di Gallarate (VA), alla Fondazione Nazionale Collodi, allo Studio 2B Boggi Arte di Bergamo dove presenta anche una performance tratta da La Sibilla ambientale di Domenico Cara.
Dal 1998 è direttore artistico dell’Associazione Boccafogli, denominata oggi Associazione Livia e Virgilio Montani, della quale ne è anche presidente. Su regole e trasgressioni si fonda l’intuizione che consentirà nel 1999 di dar vita al progetto formativo di incisione. Nascerà così La stamperia con sede in una scuola primaria di Milano. Parallelamente, dal 2001 al 2010, conduce laboratori espressivi di Tecniche pittoriche per la Fondazione Carcano di Mandello Lario (LC) dove nel 2000 presenta In ragione di un filo sottile, monoprint e incisioni, a cura di G. Gatti. Nelle mostre dal 2000 al 2006 si individua il cammino costante nella ricerca di sé e dell’altro. La sua poetica si radica in una fiducia nel lavoro collettivo e pluridisciplinare che consente di dare vita e valore all’unicità della persona. Sono le mostre a quattro mani con F. Dossi alla Biblioteca Civica di Macherio (MI), con Lamonato alla Pinacoteca Comunale di Varallo Pombia (NO) e, a cura di A. Conz, a Polignano (PC), per la qual mostra prepara una cartella di incisioni con poesie di Cara. Nel 2003 è invitata alla VIII Triennale dell’Incisione alla Permanente di Milano ed in Giappone, dove espone in personali e collettive: alla Galerie Paris, Yokohama, alla Gallery Pastel, Saitama Minami Koshigaya, alla Gallery Rei di Fukushima, alla Gallery Gitankan a Kamakura. A cura di Cecilia De Carli presenta Sosia d’ombra al Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda (MI) e nel 2004 Cascina Roma, San Donato Milanese (Milano).
Nel 2005 partecipa a Power in print, Congresso Internazionale della Stampa, Washington DC. Nel 2007 viene invitata alla IV Edizione della Triennale di Ex libris al Museo di Artà, Arad Romania. Del 2008 a cura di A. Veca è Tracce e rimandi al Centro dell’incisione Alzaia Naviglio Grande. Nel 2010 è invitata con alcune opere alla rassegna Maestri dell’incisione Italiana Contemporanea, al Museo Civico Ala Ponzone a Cremona. La mostra diverrà poi una Donazione al Museo della Slesia di Katowice, Polonia.
Del 2011 è l’invito di V. Sgarbi e G. Grasso al Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia, dove viene presentato anche il Domino01, ideato da Vittorio Ferri, a cui Sara partecipa. Il domino01 verrà poi esposto alla Galleria San Carlo a Milano. Farà seguito il domino02: Aqua, a cura di Mohsen Rezayat presentato a Conaton Board, Xavier University, Cincinnati, Ohio, poi spostato a AEC Gallery, Covington, Kentuky. Partecipa in luglio a Scripta manent, Foyer di Spazio Oberdan a Milano. Nel 2012 per avvicinare l’arte e gli artisti ai bambini, dà vita alla Galleria delle Lavagne, uno spazio espositivo per l’arte, collocato in un’altra scuola primaria. Contemporaneamente partecipa a Il viaggio di Solimano, a cura di Diana Lomeihing al Museo di Storia Naturale di Milano e al Museo Civico di Chiusa (BZ). Susanna Vallebona la invita all’Acquario Civico di Milano, Toti Carpentieri al 40° Premio Sulmona, Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea presentata da Sgarbi e alla Sesta Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, cui già era stata invitata nel 2006 e 2003, a Lecce. Del 2013 e 2014 sono le mostre A misura mia e Oltre Misura, alla Galleria d’arte Contemporanea Cascina Roma, San Donato Milanese. Il progetto vede a confronto le opere di Sara e dei ragazzi della Scuola Media e del Liceo di San Donato inerenti alla Carta Universale dei Diritti Umani.
Nel 2016/2017 e nel 2021/2022 è di nuovo membro della Commissione Artistica del Museo della Permanente di Milano. Nello stesso periodo avvia “Artinaula”, progetto realizzato all’interno delle scuole dell’obbligo con l’obiettivo di portare le opere d’arte e gli artisti all’interno delle classi.
Realizza negli anni diversi libri d’artista e cartelle con incisioni e autori vari. Tra le pubblicazioni citiamo “Vale la pena di… pensare e fare con arte” con E. Pelanda, edito da FrancoAngeli (Milano 1999), Sara Montani “Le regole del gioco”, con introduzione di Luca Nicoletti, edito da Sblu-Spazio al bello (Milano 2015) e “Sara Montani. Vivere l’arte”, con introduzione di Elena Pontiggia, edito da Silvana Editoriale (Milano 2022).
Nel triennio 2022/23 – 2023/24 – 2025/26 viene eletta membro del Consiglio Direttivo della Permanente di Milano.
Non abbandona mai, nel trascorrere degli anni, l’attività di curatela di manifestazioni, mostre ed eventi a carattere socio-culturale. Sue opere sono presenti in diverse collezioni private, pubbliche e istituzioni museali in Italia, Francia, Belgio, Romania, Svizzera, Germania, Giappone, Stati Uniti, Polonia, Repubblica Dominicana.